sabato 30 luglio 2011


Colori, profumi, suoni e scene del medioevo rivivranno, come ogni estate, a Sant’Elpidio a Mare in occasione di “Città Medioevo”, giunta alla 19ª edizione nei prossimi 28, 29 e 30 luglio.

L’evento è stato presentato in Municipio alla presenza del sindaco Alessandro Mezzanotte, dell’Assessore allo Sviluppo economico Lorena Cozzi, del presidente dell’Ente Contesa del Secchio Antonio Gramigna, di Alessandra Gramigna del Comitato Tecnico, di Giovanni Piermartiri (vice Presidente ) e Enrico Fagiani della Nobile Contrada S. Giovanni, di Paola Cosoli della Contrada Cavaliera Sant’Elpidio, di Silvano e Eleonora Valori per la Magnifica Contrada S. Maria e di Alessandro Nazzecone priore della Contrada S. Martino.

Città Medioevo in questa edizione godrà per la prima volta nella sua storia del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del logo del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, è stata omaggiata della medaglia e dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, oltre che avere il patrocinio di Regione Marche, Assemblea Legislativa delle Marche, Provincia di Fermo, Camera di Commercio di Fermo ed il sostegno di numerosi sponsors.

CITTA’ MEDIOEVO – tema e programma delle tre serate

“La Città Medioevo” di Sant’Elpidio a Mare è più di una semplice rievocazione storica dell’epoca medievale. “La Città Medioevo” è la città che si concede al medioevo, tanta è la consapevolezza dei protagonisti di recitare un ruolo in un grande copione della storia.

La storia cittadina nella sua versione più affascinante e spettacolare che racconta sempre di più le vere radici di Sant’Elpidio a Mare, di tutto il territorio fermano e soprattutto dai tratti storici di un periodo affascinante come il medioevo, durante il quale la città ha vissuto il suo massimo splendore.

Si aprono botteghe d’arti e di antichi mestieri, locande, postazioni di armigeri, carceri, lazzaretti, chiostri e tanto altro. Protagoniste dell’evento organizzato dall’Ente Manifestazioni Storiche “Contesa del Secchio” , le quattro contrade cittadine: la Contrada Cavaliera Sant’Elpidio, la Nobile Contrada San Giovanni, la Magnifica Contrada Santa Maria e la contrada San Martino, insieme alle quattro Delegazioni Foranee: la Delegazione del Porto, la Delegazione del Marchesato di Santa Caterina, la Delegazione di Castel di Castro e la Delegazione di Santa Croce.

Ogni edizione si svolge nel rispetto di un tema storico che scaturisce da un’approfondita ricerca presso l’Archivio Storico Comunale e non solo: questo costituisce l’impalcatura di scene e allestimenti e propone una partecipazione attiva di ciascuna contrada, caratterizzata in modo diverso.

Il mosaico è poi completato dalle tante piccole scene proposte in ogni vicolo, scorcio, bottega del centro storico a rappresentare scene di vita quotidiana del passato. Quest’anno l’ambientazione racconta i sette vizi capitali che nel periodo medievale in realtà erano otto.

Superbia – Il superbo ostenta sicurezza e cultura e sminuisce i meriti altrui. In realtà però, teme delusioni e insuccessi perché rivelerebbero la triste verità che egli stesso sospetta, quella di essere in realtà un mediocre, un normodotato, ostinatosi a rimanere nel suo errore.

Accidia – Indolenza, indifferenza: l’accidioso indugia voluttuosamente nell’ozio e nell’errore. Sa quali siano i suoi impegni, ma pur di non assolverli, ne ridimensiona la portata, autoconvincendosi che si tratti di piccolezze e che rimandarle non comporti conseguenze gravi.

Lussuria – La lussuria non è la semplice dedizione ai piaceri sensuali. Lussurioso è soprattutto chi si lascia rapire e cullare continuamente dalla fantasie sensuali. La lussuria diventa un vizio quando il costante volgersi del pensiero al desiderio impedisce il normale svolgimento delle incombenze quotidiane.

Ira – L’ira non è l’occasionale esplosione di rabbia: diventa un vizio in presenza di un’estrema suscettibilità che fa sì che anche la più trascurabile delle inezie sia capace di scatenare una furia selvaggia.

Gola – Il peccato di gola non è solo o semplicemente la mera ingordigia o la smodata consumazione di cibo, ma più seriamente il lusso alimentare, la predilezione esclusiva per la cucina raffinata, la propensione a cibarsi esclusivamente di pietanze pregiate e costose.

Invidia – Per l’invidioso la felicità degli altri è fonte di personale frustrazione. Sminuisce i successi altrui e li attribuisce alla fortuna o al caso o sostiene che siano frutto di ingiustizia.

Avarizia – Estremo contenimento delle spese non perché lo imponga la necessità, ma per il gusto di risparmiare fine a se stesso, per il gusto del possedere.

L’antico ottavo vizio, la Tristezza – Durante il medioevo la Chiesa aveva incluso nei vizi capitali anche la tristezza, in quanto questo sentimento indicava il non apprezzare le opere che Dio aveva compiuto per gli uomini. (I sette vizi capitali. Storia dei peccati nel medioevo, C. Casagrande – S. Vecchio, Einaudi).

Giovedì 28 apriranno la kermesse le delegazioni foranee con la storica“lite delle comari” da cui nasce la Contesa del Secchio, messa in scena e magistralmente recitata dalla delegazione del Porto. Seguiranno le musiche e le scenografie dei musici ufficiali della Città Medioevo rappresentati dalla delegazione Marchesato Santa Catarina (oggi località Luce) e chiuderà la serata il Gruppo Storico Internazionale sbandieratori e musici della Contesa del Secchio.

Nelle contrade si potranno ammirare le scene dedicate ai vizi capitali e le scene ormai storiche che segnano le peculiarità di ogni contrada a cui tutti gli spettatori sono ormai particolarmente affezionati. Saranno presenti due gruppi ospiti non a caso della Regione Marche.

E’ infatti intenzione dell’organizzazione sottolineare le eccellenze regionali nel campo degli spettacoli di strada nel territorio marchigiano. La Compagnia dell’Alto Volo di Senigallia all’ingresso principale della città proporrà performances in cui sono protagonisti falchi, aquile, gufi reali e barbagianni, mentre allo slargo dei Torrioni organizzerà un vero e proprio accampamento militare.

Quindi venerdì 29 si entrerà nel vivo della manifestazione con le contrade storiche che a turno porteranno in scena ognuna due vizi ripercorrendo così la storia degli otto vizi nel medioevo.

Conclusione sabato 30 con lo spettacolo della Compagnia dei Commedianti di Urbino, eccellente esempio di teatro profano protagonista indiscusso del periodo medievale.

Alle 24 chiusura della manifestazione con l’investitura dei priori di contrada e delegati foranei presso la Perinsigne Collegiata, per mano del vicario foraneo don Enzo Nicolini.

L’investitura segna la conclusione della manifestazione storica Città Medioevo e l’avvio della più antica rievocazione storica delle Marche, la Contesa del Secchio (solenne investitura del Capitano del Popolo sabato 13 agosto alle ore 21.00; corteggio e gioco domenica 14 agosto dalle ore 15.30).